Attraverso le frontiere della trasformazione digitale: la sesta edizione di FutureShots al Campus di H-FARM

Attraverso le frontiere della trasformazione digitale: la sesta edizione di FutureShots al Campus di H-FARM

La scorsa settimana, il Campus di H-FARM ha avuto il piacere di ospitare un appassionante festival di tre giorni immersivo della tecnologia: la sesta edizione di FutureShots, che si è svolta dal 9 all’11 maggio all’interno della Big Hall di The Hill. In questo grande evento, sono stati approfonditi tre temi principali: AI for Education, AI for Business, e Beyond AI.

Fin dalla sua nascita nel 2018, FutureShots si è imposto come faro di innovazione, dedicato all’approfondimento di tendenze emergenti ed avanzamenti tecnologici. Ogni anno, funge da punto di incontro per aziende, esperti e curiosi. Il suo obiettivo è quello di guidare il pubblico alla scoperta della trasformazione digitale e di accompagnarlo attraverso un dialogo significativo incentrato sull’applicazione dell’intelligenza artificiale in campo scolastico, accademico e lavorativo.

Il giorno di inaugurazione dell’evento, quest’anno, ha visto come ospiti una serie di esperti provenienti dal mondo accademico e dall’industria digitale. Il principale tema trattato è stato il potenziale trasformativo della AI nel campo dell’apprendimento. La seconda giornata, invece, è stata totalmente dedicata al business. Infatti, sono state presentate molteplici strategie aziendali ed approfondimenti tecnologici sulle applicazioni più innovative della AI all’interno delle aziende. Il terzo ed ultimo appuntamento ha esplorato la grande influenza della AI attraverso i social media, il gaming e l’arte, grazie a contributi da parte di noti influencer, content creators, giornalisti e artisti.

Durante il corso di tutto il festival, i partecipanti sono stati piacevolmente immersi in workshop interattivi e taks coinvolgenti condotti da specialisti, aziende e professori. Tra il pubblico, abbiamo visto studenti, insegnanti e interessati esterni spinti da grande curiosità e attenzione verso l’argomento dell’istruzione, del lavoro e dell’arte. Tante menti curiose e attente hanno contribuito a mantenere elevato il livello di entusiasmo ed un’atmosfera altamente coinvolgente

Si è verificato uno scambio particolarmente coinvolgente tra Mauro Bordignon (Head of Academics and Pedagogical Innovation di H-FARM International School) e Amy Hollier (Director of Production al King’s College London), incentrato sull’intersezione tra tecnologia ed apprendimento. Mauro Bordignon ha sottolineato l’importanza dell’integrazione della AI nel paradigma educativo e la necessità di sviluppare un pensiero critico e la capacità di risoluzione di problemi reali tra gli studenti. Amy Hollier ha ribadito il concetto ponendo l’accento sulla necessità di adattamento ed evoluzione della società insieme ai progressi tecnologici, con un forte focus sulla diversificazione ed inclusività delle competenze.

Mauro Bordignon ha affermato:“Come potremmo vietare i cellulari? Stiamo confondendo lo strumento con il problema. Trascorrere troppo tempo sui social media è un problema, un uso eccessivo di Chat GPT è un problema. Al contrario, gli studenti dovrebbero discutere criticamente e risolvere un problema, integrando anche l’IA nel loro processo di studio come supporto“. Hollier concorda:“Gli studenti devono sviluppare competenze diverse e la società deve adottare un approccio diverso nei confronti dell’IA. La cultura e lo sviluppo giocano un ruolo importante, soprattutto al giorno d’oggi. Le persone devono essere formate e preparate a riguardo”. Bordignon conclude:“Non è corretto etichettare uno studente come ‘dislessico’, abbiamo tutti gli strumenti per farlo sentire normale. Gli studenti hanno bisogno e meritano il diritto di apprendere”.

L’appuntamento finale del festival, Beyond AI, ha visto Giulia Lamarca (content creator e change maker) tra i protagonisti. Giulia ha fatto una dichiarazione importante:”L’IA non decide cosa sia corretto dire o scrivere, non adatta i contenuti secondo i desideri della persona. Sarà sempre necessario il contributo umano e la creatività. L’IA non fa la prima mossa, invece sono le persone che pongono le domande giuste […]. La tecnologia non può creare qualcosa da sola”. La content creator conclude:“Ad esempio, quando ti chiedi ‘Cosa ti piace fare?’, non risponderesti la stessa cosa per tutta la vita, perché sei sempre in evoluzione. L’IA non risponderà mai per te, la tua parte umana è la chiave per gestire e guidare l’IA nel modo giusto verso il futuro.

FutureShots 2024 si è concluso anche quest’anno, dimostrando tutto l’impegno di H-FARM International School verso innovazione ed inclusività. La spinta verso un futuro scolastico sempre più digitalizzato, desideriamo implementare l’intelligenza artificiale nei processi di apprendimento. Prima di tutto, vogliamo promuovere la consapevolezza del funzionamento dell’intelligenza artificiale per rendere efficace lo svolgimento delle attività didattiche. La nostra international school lavorerà sempre per essere pronta a cambiare, gestire e a combinare correttamente i grandi strumenti digitali offerti dalla AI e i grandi valori umani prodotti da una mente creativa.

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