Citizen Salad: un progetto per scoprire la biologia da vicino

Cosa può nascere da una semplice lattuga? Molto più di quanto si possa immaginare. A partire da un ortaggio comune prende vita un progetto che unisce scienza, educazione, sostenibilità e collaborazione tra territori. H-FARM International School Vicenza è orgogliosa di partecipare a Citizen Salad, un’iniziativa promossa dall’Università di Torino che coinvolge scuole di diverse province italiane in una ricerca scientifica condivisa.
Il cuore del progetto è tanto semplice quanto innovativo: coltivare due varietà di lattuga, Parella e Regina di Maggio, e raccogliere dati ambientali e biologici per analizzare il microbioma presente sulle foglie. Ogni scuola partecipa seguendo un protocollo comune, contribuendo a una banca dati nazionale che permette di studiare come l’ambiente urbano influenzi la qualità microbica degli ortaggi che consumiamo ogni giorno. In questo modo, Citizen Salad si configura come una vera e propria indagine scientifica partecipata, in cui la dimensione locale si intreccia con una visione più ampia e sistemica.
Gli studenti del primo anno del Diploma Programme, dopo aver approfondito le esigenze agronomiche delle varietà coltivate, come l’irrigazione, l’esposizione solare e la tipologia di terreno, si sono occupati quotidianamente della cura delle piante. Hanno monitorato lo stato di salute delle lattughe, registrato osservazioni, raccolto dati e infine inviato campioni all’Università di Torino per l’analisi microbiologica. Questo processo ha permesso loro di vivere la scienza non come qualcosa di astratto o distante, ma come un’attività concreta, fatta di osservazione, attenzione, metodo e riflessione.
“Non pensavo che coltivare una pianta mi avrebbe insegnato così tanto”, racconta Rocco, uno degli studenti coinvolti. “All’inizio sembrava solo un esperimento, poi ho iniziato a vedere i collegamenti con quello che studiamo in biologia, ma anche con il nostro stile di vita”.
Durante le settimane di osservazione e cura, molti studenti hanno scoperto un nuovo modo di pensare la scienza: non solo studio teorico, ma esperienza quotidiana, fatta di piccoli gesti e attenzione al dettaglio. Lo racconta bene un’altra studentessa, che a conclusione del progetto ha detto: “Ho capito che la scienza non è fatta solo di formule e numeri. È anche attenzione, cura, capacità di osservare e di cogliere legami. In un certo senso, prendermi cura della mia pianta è diventato parte della mia routine quotidiana.”
Attraverso Citizen Salad, i ragazzi hanno potuto toccare con mano temi complessi come i cicli biogeochimici, le interazioni tra suolo e radici, e il delicato equilibrio tra ambiente e produzione alimentare. L’esperienza si è rivelata anche un’occasione di crescita personale: la coltivazione delle piante ha rappresentato un esercizio di responsabilità e consapevolezza, e ha permesso agli studenti di sentirsi parte attiva di un progetto più grande.
“Abbiamo imparato che la sostenibilità non è solo una parola, ma qualcosa che si costruisce ogni giorno, anche in piccolo”, aggiunge Beatrice. “Sapere che i nostri dati servono a una ricerca nazionale ci ha fatto sentire parte di qualcosa di importante”.
Citizen Salad è quindi molto più di un progetto scolastico. È un percorso che avvicina i giovani al metodo scientifico, stimola la loro curiosità e li coinvolge in un processo di ricerca. È un’esperienza che mostra come anche un gesto semplice, come coltivare una lattuga possa aprire riflessioni profonde su sostenibilità, biodiversità e futuro del cibo.