Intelligenza Artificiale in classe dalla primaria all’High School: H-FARM International School inaugura lo Human Plus Curriculum

Da settembre AI integrata trasversalmente in tutte le materie, come uno strumento per potenziare insegnamento, apprendimento e consapevolezza.
C’è una ragione se la nostra scuola inizia con la H: sta per Human. Fin dal 2005 il campus di Roncade è stato pensato come un laboratorio dove la tecnologia potenzia, non sostituisce, il talento umano.
Oggi quella missione diventa ancora più urgente: in soli 60 giorni ChatGPT ha raggiunto 100 milioni di utenti, il record di crescita più veloce mai registrato da un’app consumer . Nel 2024 l’utilizzo dell’AI nelle organizzazioni è balzato dal 33 % al 71 % in appena dodici mesi . La curva è talmente ripida che, se la scuola non cambia adesso, rischia di insegnare ai ragazzi un mondo che non esiste più.
H-FARM International School risponde con l’Human Plus Curriculum: un percorso che intreccia l’AI con tutte le discipline – matematica, storia, arte, scienze motorie – e coinvolge 1260 studenti tra Roncade, Vicenza e Rosà. L’obiettivo è duplice: dare agli alunni la competenza tecnica per dialogare con le macchine e, al tempo stesso, coltivare il pensiero critico, l’etica e la creatività che solo l’uomo può offrire.
«Nel giro di cinque anni vivremo in un mondo radicalmente diverso. Il World Economic Forum prevede che quasi 6 lavoratori su 10 dovranno apprendere nuove competenze entro il 2030; noi vogliamo che i nostri ragazzi arrivino pronti a quel futuro e che i nostri docenti ne siano i primi ambasciatori. L’AI è un amplificatore straordinario di creatività e di impatto: con l’Human Plus Curriculum diamo agli studenti gli strumenti per progettare un domani migliore, con responsabilità e visione.» dichiara Riccardo Donadon, Founder & CEO di H-FARM
Dal primo giorno di scuola del prossimo anno (A.S. 2025/26) gli studenti che frequentano il percorso internazionale nel campus di Roncade (TV) e nelle sedi di Vicenza e Rosà, inizieranno a lavorare su un curriculum pensato per rendere gli studenti protagonisti consapevoli del mondo in cui vivono. Le conoscenze sull’intelligenza artificiale, le sue applicazioni, i problemi che può generare, le opportunità che è in grado di offrire verranno integrate a tutti i livelli, come strumento per analizzare e comprendere ambiti complessi e ideare soluzioni creative e sostenibili.
«L’introduzione dell’AI come parte integrante del curriculum scolastico in tutte le classi avviene attraverso due canali – spiega Antonello Barbaro, CEO di H-FARM Education – Il primo sono i docenti “specialisti”, dai Digital Learning Coach a quelli di Computer Science che da un lato forniranno agli studenti competenze tecniche, dall’altro supporteranno i colleghi nell’inserimento di concetti e pratiche all’interno delle altre materie. Il secondo sono i docenti di altre materie che verranno formati con specifici workshop prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, così da permettergli di padroneggiare e quindi integrare l’AI dentro alle loro lezioni».
Nel corso degli ultimi due mesi, un gruppo di lavoro specializzato composto dagli esperti di H-FARM Ai, il laboratorio di Ricerca e Sviluppo dell’intelligenza artificiale di H-FARM, i docenti di Computer Sciences della scuola e quelli dei corsi di laurea tech di H-FARM College, ha lavorato alla costruzione di un percorso formativo avanzato, integrato nel curriculum IB tramite l’adozione di una metodologia ben precisa: il modello a spirale di Jerome Bruner. Cosa significa in pratica? Che ogni concetto legato all’AI, come algoritmo, riconoscimento di pattern, o decisioni automatizzate, viene introdotto in modo semplice nelle fasi iniziali della scuola e poi ripreso e approfondito negli anni successivi, con crescente complessità, maturità e connessioni interdisciplinari.
Alcuni esempi concreti:
- Un bambino di 6 anni può imparare cos’è un algoritmo attraverso giochi di sequenze e istruzioni per costruire un panino.
- A 12 anni, quello stesso concetto diventa un codice scritto in Scratch o Python per far muovere un robot.
- A 17 anni, diventa progettazione di sistemi decisionali complessi o discussione etica sull’uso di algoritmi predittivi nella giustizia o nella finanza.
Questo approccio permette di riprendere ogni concetto nel tempo, rielaborandolo in contesti sempre diversi, e approfondito in modo graduale. Non si tratta di ripetere, ma di crescere attorno agli stessi pilastri, proprio come si fa con una lingua, una competenza creativa o un’abilità di pensiero.
Tutto questo ha richiesto una progettazione didattica attenta ed equilibrata per garantire continuità, evitare ripetizioni inutili, ma anche sfruttare appieno le connessioni tra materie, età diverse e modi di apprendere. È un lavoro collettivo che coinvolge docenti, studenti e progettisti educativi.
Tuttavia permette di rendere concreti e vicini all’esperienza quotidiana degli studenti concetti che sembravano astratti, come gli algoritmi, decisioni automatizzate o reti neurali. Si parte da attività semplici come creare istruzioni per un robot di carta, fino ad arrivare a sviluppare modelli di machine learning per progetti legati alla sostenibilità o all’inclusione.