H‑ROBO Challenge 2025

H‑ROBO Challenge 2025

Costruire un robot può sembrare un esercizio puramente tecnico. Ma è molto di più. È un modo per imparare a pensare in modo critico, a collaborare con metodo, a sbagliare con coraggio e a ricominciare con curiosità e determinazione.

Durante la H‑ROBO CHALLENGE 2025, gli studenti di Primary 4 e 5 e di Lower Secondary 1, 2 e 3 di H‑FARM International School Rosà hanno progettato e costruito robot con i Lego Spike, affrontando sfide che richiedevano competenze trasversali: dalla programmazione alla meccanica, dal problem solving al lavoro di gruppo.

Un’attività durata settimane, un’esperienza formativa che ha superato i confini della lezione tradizionale: il progetto infatti non si riduce a un semplice compito da svolgere, ma è piuttosto un cammino da intraprendere insieme, un processo di crescita individuale e collettiva.

Organizzati in team, ragazze e ragazzi hanno costruito robot mobili in grado di affrontare missioni ispirate a scenari reali, come il superamento di ostacoli, la trazione di carichi o il riconoscimento di linee e direzioni. Ogni fase del lavoro, dalla definizione della sfida alla costruzione della strategia, fino alla programmazione e alla messa a punto, ha richiesto rigore, intuito e soprattutto capacità di ascolto e collaborazione.

Il risultato? Robot unici. Ogni squadra ha interpretato le sfide in modo originale, valorizzando i talenti individuali all’interno del gruppo. C’era chi si concentrava sul design e sulla solidità della struttura, chi scriveva il codice per i sensori e i motori, chi testava e ottimizzava i movimenti. E naturalmente, ci sono stati errori. Ma proprio da quegli errori sono nate le domande più interessanti. Ogni fallimento ha stimolato una nuova idea, ogni dubbio ha aperto la porta a una soluzione condivisa.

In tutto questo, la tecnologia non era il traguardo, ma il mezzo. Un mezzo per sviluppare pensiero computazionale, spirito critico, autonomia, capacità di adattamento. Un allenamento alla complessità, al cambiamento.

Il 4 giugno, la Sala Margherita Hack ha fatto da cornice alla fase finale dell’evento: una mattinata animata dall’energia delle 15 squadre finaliste, selezionate durante l’anno attraverso prove intermedie e sfide tra classi. Le competizioni – Speed Race, Tug-O-War, Obstacle Race, Line Following, SumoBot – hanno reso gli spazi della scuola una zona dinamica, tra robot sfreccianti, manovre calcolate all’ultimo secondo e un entusiasmo contagioso. Dietro le quinte, un altro team in azione: studenti coinvolti nell’organizzazione dell’evento, che per un giorno sono diventati operatori video, cronometristi, speaker, aggiornatori di punteggi. Una regia attenta, dove ogni dettaglio era il risultato di collaborazione e responsabilità condivisa.

La cerimonia di chiusura ha premiato i vincitori con certificati personalizzati e gadget stampati in 3D, frutto anch’essi del lavoro dei ragazzi nei laboratori della scuola. Ma il riconoscimento più grande è stato collettivo: aver vissuto un’esperienza autentica e unica nel suo genere. In un mondo che richiede sempre più pensiero flessibile, capacità di cooperare e desiderio di innovare, esperienze come la H-ROBO CHALLENGE non insegnano solo a costruire robot, ma insegnano a costruire il futuro con dedizione e collaborazione.

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