Il Palcoscenico Indispensabile: Come le Arti Performative Rafforzano i Nostri Studenti

Il Palcoscenico Indispensabile: Come le Arti Performative Rafforzano i Nostri Studenti

Scritto da Antonello Barbaro, CEO di H-FARM Education

Ho da sempre la convinzione che un’educazione veramente olistica vada ben oltre i tradizionali pilastri accademici.

Essa abbraccia il potere trasformativo della creatività, dell’espressione di sé e dello spirito collaborativo — qualità che vengono profondamente coltivate attraverso le arti performative.

Considerare teatro, danza e musica come semplici attività extracurricolari significa ignorare il loro contributo fondamentale allo sviluppo di giovani individui completi, resilienti e innovativi. Credo fermamente che ogni scuola, senza eccezioni, dovrebbe integrare un solido programma di arti performative nel cuore stesso del proprio curriculum.

I benefici sono molteplici e risuonano in profondità durante gli anni formativi dell’educazione di un bambino.

Prendiamo ad esempio il teatro. Partecipare a una performance teatrale coltiva l’empatia, poiché incoraggia gli studenti a mettersi nei panni di personaggi diversi, comprendendone motivazioni e prospettive. Questo atto di immedesimazione stimola l’intelligenza emotiva, una competenza fondamentale per affrontare le complessità dell’interazione sociale. Inoltre, la natura collaborativa delle produzioni teatrali — dalle prove alla messa in scena finale — promuove il lavoro di squadra, la comunicazione e il senso di responsabilità condivisa. Il semplice atto di salire su un palco, recitare battute e catturare l’attenzione del pubblico, per quanto piccolo, rafforza l’autostima e la capacità di esprimersi con chiarezza e convinzione.

La danza, nelle sue molteplici forme, offre un percorso unico verso l’alfabetizzazione fisica e l’espressione emotiva. Sviluppa coordinazione, consapevolezza spaziale e disciplina, favorendo un legame profondo tra mente e corpo. Inoltre, la danza rappresenta un canale non verbale per le emozioni, permettendo agli studenti di esplorare e comunicare sentimenti che le parole da sole non riescono a esprimere. La disciplina necessaria per padroneggiare movimenti complessi e coreografie stimola la perseveranza e la dedizione, qualità che inevitabilmente si riflettono anche in altri ambiti della vita accademica e personale.

La ricerca scientifica conferma queste osservazioni. Studi hanno evidenziato una forte correlazione tra l’educazione artistica e il miglioramento delle capacità cognitive, inclusi memoria, attenzione e problem-solving. I risultati delle neuroscienze indicano che il coinvolgimento in attività creative stimola diverse aree del cervello, favorendo connessioni neurali che supportano l’apprendimento accademico. Ad esempio, uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Neuroscience evidenzia l’impatto positivo dell’educazione musicale sullo sviluppo cognitivo, inclusi il linguaggio e le funzioni esecutive. Sebbene le ricerche specifiche sull’impatto del teatro e della danza sugli studenti K-12 varino per portata e focus, l’evidenza più ampia a sostegno dei benefici cognitivi ed emotivi dell’impegno nelle arti è convincente.

È incoraggiante vedere un numero crescente di scuole K-12 in tutto il mondo riconoscere il valore profondo dell’integrazione delle arti performative nella propria offerta formativa. Queste scuole comprendono che coltivare la creatività non è un lusso, ma una necessità per preparare gli studenti a un futuro che richiede innovazione, adattabilità e forti competenze interpersonali.

Tra gli esempi più importanti di scuole che promuovono le arti performative si trovano:

  • Interlochen Arts Academy (Stati Uniti), rinomata per i suoi programmi artistici immersivi. Offre numerose opportunità di performance, esposizione e collaborazione. L’accademia favorisce un forte legame tra discipline artistiche e rigore accademico, preparando gli studenti a carriere di successo nel mondo dell’arte e oltre. La sua reputazione consolidata e l’ampia rete di alumni testimoniano il suo impatto globale.
  • Nord Anglia Education, in collaborazione con la Juilliard School, integra i programmi artistici con l’expertise di una delle istituzioni più prestigiose al mondo, offrendo agli studenti esperienze di apprendimento eccezionali.
  • Shanghai Community International School (Cina), con un programma di arti performative completo che include teatro, musica e danza, strutture dedicate e numerose opportunità di esibizione per ogni fascia d’età. Le arti vengono qui viste come veicolo per creatività, collaborazione e comprensione interculturale.
  • The British School in Tokyo (Giappone), dove le arti performative sono integrate nel curriculum, con una vasta gamma di attività come club teatrali, ensemble musicali e spettacoli di danza. Partecipare alle arti qui significa sviluppare fiducia in sé, capacità comunicative e senso di comunità.
  • Hampstead Fine Arts College (Regno Unito), con un focus dedicato alle arti creative e performative per studenti tra i 16 e i 19 anni. Sebbene si tratti di un’istituzione post-16, i suoi programmi intensivi offrono solide basi per ulteriori studi e carriere artistiche, dimostrando l’importanza attribuita a queste discipline nella formazione di talenti futuri.
  • International School of Geneva (Ecolint) (Svizzera), che dispone del prestigioso Centre des arts Ecolint e considera il teatro e le arti performative come parte integrante di un’educazione completa. Le sue strutture supportano una vasta gamma di produzioni teatrali e percorsi di apprendimento basati sulla performance, promuovendo creatività, espressione e collaborazione tra una comunità studentesca internazionale.
  • The BRIT School (Regno Unito), unica nel suo genere, è finanziata dal governo e offre formazione specializzata in discipline come musica, danza, teatro, musical, cinema, media, arti visive e design. Il suo approccio innovativo coltiva il talento individuale in un ambiente collaborativo e orientato al settore professionale. Gli alumni della scuola sono noti a livello globale, dimostrando quanto sia efficace nel colmare il divario tra educazione e mondo creativo.

Qui in Italia, all’H-FARM International School, stiamo sviluppando un curriculum integrato e potenziato per le arti performative attraverso tutti i livelli K-12, in stretta collaborazione con la nostra scuola gemella, BigRock Institute of Magic Technologies. Siamo partiti dalla nostra scuola primaria (PYP), guidata da Anthony Hamblin e il suo team, e stiamo ora estendendo il programma anche al Middle Years Programme. Questa proposta ampliata garantirà a tutti i nostri studenti l’opportunità di esplorare il proprio potenziale creativo, sviluppare competenze fondamentali per la vita e scoprire la gioia e la forza dell’espressione artistica. Ho visto in prima persona l’impatto trasformativo dei laboratori realizzati in collaborazione con l’AMDA College of the Performing Arts sui nostri studenti.

L’inclusione di programmi solidi di arti performative nell’educazione K-12 non è solo auspicabile; è essenziale. Coltivando creatività, empatia, comunicazione e fiducia in sé stessi, queste discipline permettono ai nostri studenti di prosperare non solo dal punto di vista accademico, ma anche come individui e futuri leader.
È ora che tutte le scuole riconoscano il ruolo indispensabile che le arti performative hanno nel formare giovani completi e di successo.

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