Imparare giocando: il workshop “How to Design Board Games” con Michele Garbuggio

Imparare giocando: il workshop “How to Design Board Games” con Michele Garbuggio

C’è un momento, nella vita scolastica, in cui la curiosità si trasforma in possibilità. Quando la teoria incontra la creatività, e l’immaginazione diventa strumento concreto per capire come funzionano le cose e come possiamo cambiarle.
È in questo spirito che nasce il workshop “How to Design Board Games”, tenuto da Michele Garbuggio, game designer e autore di titoli internazionali come Dune: War for Arrakis, The Lord of the Rings Roleplaying e Trudvang Legends.

Un percorso pensato per i nostri studenti della scuola di Vicenza, che li accompagnerà alla scoperta del Game Design come linguaggio, metodo e forma di pensiero progettuale.
Non un semplice laboratorio creativo, ma un viaggio nella logica del gioco, nella struttura delle decisioni e nella magia che accade quando le idee prendono forma.

Un nuovo modo di imparare progettando

In H-FARM International School crediamo che l’apprendimento sia un’esperienza viva, che nasce dal fare, dal mettere le mani sulle cose, dal provare e riprovare.
Il game design rappresenta perfettamente questo approccio: unisce la creatività alla disciplina, la narrazione alla matematica, l’empatia alla strategia.
Un gioco, in fondo, è un sistema complesso in cui ogni regola, ogni scelta e ogni interazione devono funzionare insieme, proprio come in un progetto reale.

Durante il workshop, gli studenti saranno invitati a esplorare tutte le dimensioni del processo creativo: dal concept alla meccanica, dalla prototipazione al test.
Scopriranno che progettare un gioco significa progettare un’esperienza, mettere il giocatore al centro e costruire attorno a lui un mondo coerente, interessante, capace di generare emozioni.

Il valore educativo del Game Design

Il gioco è da sempre una forma profonda di apprendimento. Attraverso le sue regole, le sue sfide e le sue dinamiche, ci insegna a gestire la complessità, a collaborare, a prendere decisioni e ad accettarne le conseguenze.
Portare il game design dentro la scuola significa offrire agli studenti una palestra di pensiero in cui allenare la creatività, il problem solving, la capacità di lavorare in gruppo e la resilienza.

In questo senso, il laboratorio di Michele Garbuggio non è soltanto un’esperienza didattica, ma un’estensione dei valori di H-FARM International School: la volontà di formare menti curiose, consapevoli, pronte a interpretare il futuro con strumenti nuovi.

Dal tavolo da gioco alla cultura del progetto

I board game non sono solo oggetti di intrattenimento: sono microcosmi narrativi, dove la strategia incontra la storia, l’estetica incontra la logica, e la collaborazione incontra la competizione.
Michele Garbuggio porterà in aula alcuni esempi significativi del suo lavoro, come Dune: War for Arrakis o The Lord of the Rings Roleplaying, per mostrare come un’idea possa diventare un’esperienza concreta e come dietro a ogni meccanica ci sia una visione.

Attraverso questi esempi, gli studenti impareranno a leggere il gioco come opera di design, frutto di scelte progettuali e narrative precise.
Il percorso li guiderà a costruire un proprio prototipo, passo dopo passo, con l’obiettivo di comprendere come nasce e come evolve un’idea quando viene messa in relazione con gli altri.

Guardare avanti: un laboratorio in evoluzione

Nelle prossime settimane, il workshop si svilupperà in più incontri, alternando momenti teorici e pratici. Gli studenti saranno accompagnati nella creazione dei loro primi giochi da tavolo, sperimentando le fasi di ideazione, sviluppo e test.

Non si tratterà di “vincere o perdere”, ma di imparare a pensare come progettisti: osservare, scegliere, ripensare, migliorare.
Perché nel game design, come nella vita, ogni decisione genera una conseguenza, e ogni tentativo è un passo verso una versione migliore di ciò che immaginiamo.

Imparare a giocare, giocare per imparare

Questo workshop rappresenta uno dei tanti modi in cui H-FARM International School traduce in pratica la propria visione educativa: unire innovazione, creatività e pensiero critico in esperienze concrete.
Attraverso il linguaggio del gioco, i nostri studenti non solo svilupperanno competenze tecniche e progettuali, ma impareranno qualcosa di più profondo: che la conoscenza è un processo di esplorazione continua, fatto di regole, ma anche di libertà.

Nel gioco, come nella progettazione, il vero obiettivo non è arrivare per primi: è capire come il percorso ci cambia.
E forse è proprio questo, oggi, il messaggio più importante da portare con noi.

Perché ogni grande progetto comincia sempre nello stesso modo: con la voglia di mettersi in gioco.

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