Mouse edibile? Sì, si può.
Avete mai pensato di realizzare un mouse che si può mangiare? Nella nostra scuola ci ha pensato l’insegnante di Design & Technology, Maddalena Mometti, che nelle ultime lezioni del suo corso ha permesso agli studenti di apprendere i fondamenti dell’Ergonomia e dell’Interaction Design tramite la pasta di zucchero. Sì, proprio la pasta di zucchero tipicamente utilizzata per le decorazioni in pasticceria, è stato utilizzata dagli studenti di MYP 5 per un’esperienza letteralmente hands-on in cui hanno potuto apprendere meglio come gli oggetti di design di uso comune – come per l’appunto un mouse – vengono progettati in proporzione al corpo e in relazione a fattori umani come il benessere cognitivo e relazionale delle persone.
Durante questa esperienza interattiva, i ragazzi hanno dato ampio spazio alla creatività usando un materiale non convenzionale ma soprattutto hanno dato ascolto ai loro bisogni e desideri. Anna, per esempio, ha realizzato un mouse universale adatto sia a mancini che a destri e il plus per lei è stato avere “ la possibilità di creare qualcosa esattamente come la volevo io”.
Anche il processo di progettazione ha avuto un percorso un po’ inusuale, focalizzandosi in pieno sull’attività di modellazione. “Solitamente, seguiamo il tipico processo di progettazione di un oggetto di design, – ha spiegato Maddalena Mometti – partendo dal bozzetto cartaceo al modello digitale, ed arrivando infine al prototipo fisico. In questo caso però, ho preferito che gli studenti realizzassero prima il prototipo fisico e in un secondo momento il modello 3D, così da aiutarli a riflettere sulle dimensioni reali del proprio mouse”.
Modellare con la pasta di zucchero ha inoltre permesso di scegliere un materiale sostenibile, in linea con i nostri valori. Come ha spiegato Maddalena, “la pasta di zucchero è assolutamente edibile, è infatti la stessa utilizzata per coprire le torte, quindi è totalmente biodegradabile e non inquina l’ambiente”.
Anche il nostro Head of School, Conan De Wilde, ha partecipato con grande entusiasmo al workshop, realizzando un suo mouse. Ha sottolineato l’importanza di questa esperienza per gli studenti: “Sono molto contento della partecipazione attiva degli studenti che hanno subito inteso l’importanza di lavorare con nuovi materiali. L’ergonomia è molto più complicata di quanto sembri, non solo perché tutti noi abbiamo corpi diversi, ma perché abbiamo diverse idee di comfort e movimento. Un oggetto bello è molto più facile da trovare che da creare, soprattutto quando si cerca di farlo in modo che sia in linea con l’identità del brand. Realizzare dei buoni oggetti di design non è facile, ma è importante che siano intuitivi gli oggetti stessi per un utilizzo efficace, e penso che questo workshop ce l’abbia insegnato molto chiaramente”.