Un Giorno di Emozioni e Ricordi Preziosi: Celebriamo la Classe del 2025 della H-FARM International School

Il 5 giugno 2025, l’aria alla H-FARM International School era carica di emozione. C’era trepidazione, certo, ma anche quel nodo alla gola che accompagna ogni addio importante. I ragazzi del Diploma Programme 2, la straordinaria Classe del 2025, si sono ritrovati per celebrare un momento che va ben oltre una semplice cerimonia: il coronamento di un viaggio fatto di sfide, crescita, amicizie indelebili e trasformazioni profonde.
Durante i discorsi di apertura, Sara Casagrande, Head of DP e Coordinatrice, insieme al Dirigente Scolastico Emiliano Cori, hanno saputo cogliere l’anima di questi anni trascorsi insieme. Non è stato solo un percorso accademico: è stato un viaggio di scoperta, di coraggio, di amore per la conoscenza e per gli altri. Hanno ricordato quanto siano cresciuti questi studenti, dentro e fuori l’aula, diventando giovani adulti curiosi, riflessivi, comunicativi, empatici, coraggiosi. Qualità che oggi più che mai servono al mondo. Entrambi hanno ringraziato con cuore sincero le famiglie per il loro sostegno instancabile, e gli insegnanti, veri e propri “giardinieri dell’anima”, per aver coltivato con passione ogni singolo studente. Il discorso di Mr. Cori si è chiuso con le parole ispiratrici di Thomas Edison: “Non ho fallito. Ho solo trovato 10.000 modi che non funzionano.” Un invito potente a non temere gli ostacoli, ma ad accoglierli come parte del cammino.
L’Apprendimento che Cambia la Vita
Quella giornata speciale ci ha ricordato una verità spesso dimenticata: imparare non significa memorizzare nozioni, ma avere il coraggio di sbagliare, rialzarsi e continuare a crescere. Lo ha raccontato con delicatezza e forza Anna Karpovich, nel suo discorso su “Learning Success”: “Imparare non è essere perfetti, ma avere il coraggio di sbagliare e crescere.” Le sue parole hanno fatto eco al motto del laboratorio di chimica: “Qui gli errori sono attesi, rispettati, analizzati, corretti.” Anna ha condiviso il suo percorso personale, dal sentirsi spaesata tra lingue sconosciute e compiti difficili, alla scoperta della meraviglia, dell’amicizia e di un senso di appartenenza profondo. “Gli insegnanti sono stati le nostre stelle guida, e i compagni una seconda famiglia.”
Edoardo Bonel, parlando di “Emotional Success”, ha aperto il cuore usando una metafora potente: un aquilone trattenuto da corde grigie fatte di ansia e aspettative. Ma è stato grazie a H-FARM che ha potuto riscoprire il bambino dentro di sé, “quel bambino che abbracciava i compagni solo per amore.” Con voce tremante ma sicura, ha lanciato un appello toccante: “Ritrovate quel bambino dentro di voi. E trovate le forbici per tagliare le corde che vi impediscono di volare. Perché volare non è arrivare in alto, è accettare chi siamo e fare del nostro meglio per migliorare il mondo.”
Il Potere di una Comunità Vera
La vera magia di H-FARM è nei legami che si creano, nei sorrisi condivisi, nelle spalle su cui si può sempre contare. Francesca De Stefani, parte di questa scuola fin da piccolissima, ha parlato di “Social Success” chiamando i suoi compagni “la mia famiglia”. Ha ricordato come lo sport le abbia insegnato che “i migliori team non si basano solo sul talento, ma sulla fiducia e sul sostegno reciproco.” E ha concluso con un sorriso: “L’impossibile, ora, non sembra più così impossibile… vero?”
Anche Filippo Carraro ha regalato momenti di leggerezza e profondità, raccontando con ironia e affetto la sua esperienza con la “Community Success”. “H-FARM è praticamente nel mio DNA,” ha detto, ricordando tornei, gite e persino il leggendario “Potassium Incident”. Da rappresentante di classe per sei anni, ha descritto i suoi compagni come “rumorosi, caotici, impossibili… ma anche incredibilmente adorabili.” Il suo desiderio più grande? “Spero davvero che non diventiamo estranei. Dopo tutto quello che abbiamo condiviso, possiamo chiamarci famiglia.”
Celeste Candiolo, eccellenza accademica, ha parlato della “Language Success” partendo dalla sua esperienza multiculturale. Ha raccontato come le lingue siano state apprese non solo in classe, ma nei corridoi, tra risate e messaggi con tre idiomi mischiati insieme. “La vera internazionalità di H-FARM si vive, non si studia.” E ha concluso dicendo che il successo accademico è stato possibile solo grazie ai suoi compagni e amici: “Loro hanno reso tutto questo molto più che scuola.”
Uno Sguardo al Futuro, Con il Cuore
Nel guardare avanti, i ragazzi della Classe del 2025 portano con sé molto più di nozioni. Portano valori, relazioni, forza interiore. Lo ha ricordato Thanilyn nel suo toccante discorso su “Future Ready Success”. Con dolcezza e determinazione, ha parlato della resilienza appresa dalla sua famiglia, della saggezza della madre, e di un principio buddhista che la guida: “Sii come il bambù: saldo nelle radici, ma flessibile al vento.” Ha sottolineato come la vera forza non sia da trattenere, ma da condividere. “L’empatia e l’intelligenza sono semi da piantare nel cuore degli altri.”
I sogni di questi ragazzi sono tanti e diversi: c’è chi vuole dedicarsi alla ricerca, chi sogna di aiutare le persone come terapeuta, chi cambierà il mondo in modi ancora da scoprire. Ma tutti condividono qualcosa di prezioso: la volontà di fare la differenza con integrità, creatività e coraggio.
H-FARM resterà per sempre la loro casa. Un luogo dove sono cresciuti, caduti, rialzati, amati. Un luogo che ha insegnato loro non solo a pensare, ma a sentire. Non solo a sognare, ma a costruire.Classe del 2025, siete pronti. Pronti a volare. E il mondo vi aspetta, con le braccia aperte. 💛