Accendere la fantasia, spegnere lo schermo: il progetto di Issachar contro la dipendenza digitale nei bambini

Accendere la fantasia, spegnere lo schermo: il progetto di Issachar contro la dipendenza digitale nei bambini

Hai mai pensato a quanto profondamente la tecnologia influisca sui più piccoli?
A come tablet, smartphone e schermi luminosi siano diventati presenze fisse nelle loro giornate, spesso già nei primi anni di vita?

Issachar, conosciuto da tutti come Issy, ha deciso di affrontare in prima persona una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la dipendenza dagli schermi nei bambini.

“Il mio progetto nasce da un’osservazione personale,” racconta Issachar. “Ho visto quanto sia facile per i bambini cadere nell’abitudine di passare ore davanti a uno schermo, perdendo occasioni preziose per esplorare, immaginare, creare.” Così è nata l’idea di realizzare un libro pensato per i bambini dai 6 ai 9 anni—una fascia d’età delicata, in cui il cervello è ancora in pieno sviluppo e ogni esperienza contribuisce a formare la persona che diventeranno.

Il libro non si limita a “dire” ai bambini di spegnere i dispositivi. Issachar ha voluto proporre un’alternativa, raccontando una storia coinvolgente che stimola la riflessione e guida i giovani lettori a fare scelte consapevoli. Protagonista del racconto è un bambino come tanti, attratto dagli schermi ma curioso del mondo intorno a sé, che scopre, pagina dopo pagina, il valore della lettura, del gioco all’aperto e del tempo condiviso con gli amici e la famiglia.

 

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La realizzazione del libro è stata una vera impresa. “Stampare il prodotto finale è stato un piccolo miracolo,” confessa con un sorriso. “Sono riuscito ad avere una copia cartacea solo all’ultimo momento, ma quando l’ho tenuta in mano, ho provato un’enorme soddisfazione.” Il volume, curato nei dettagli e pensato con grande attenzione al linguaggio e alla grafica, rappresenta il frutto di mesi di lavoro, riflessione e creatività.

Non è stato semplice trovare il giusto equilibrio tra messaggio educativo e leggerezza narrativa. Issachar ha dedicato molto tempo a studiare come parlare ai bambini in modo efficace, senza risultare moralista o distante. Il risultato è un libro che non impone, ma accompagna; non giudica, ma ispira.

Durante il suo percorso, Issachar ha ricevuto il supporto del suo insegnante mentore, che lo ha aiutato a strutturare il progetto, rifinire la narrazione e curare l’aspetto grafico. Ma l’elemento più importante è stata la motivazione personale: “Ho voluto creare qualcosa che potesse davvero fare la differenza per altri ragazzi,” spiega.

Issachar, MYP Student

“Anche solo se un bambino, leggendo il mio libro, sceglierà di spegnere il tablet per prendere in mano una storia… allora avrò raggiunto il mio obiettivo.”

Il progetto di Issachar non è solo una critica all’uso eccessivo degli schermi, ma un messaggio positivo: i bambini hanno un potenziale immenso, e con gli strumenti giusti possono sviluppare immaginazione, empatia e senso critico. A volte, basta un libro—pensato con cura e passione—per cambiare il modo in cui guardano il mondo.

 

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