Dal Campo al Cuore: La storia di Sahara tra calcio, cultura e crescita

Dal Campo al Cuore: La storia di Sahara tra calcio, cultura e crescita

Hai mai scoperto la tua forza nel bel mezzo dell’incertezza?

Quando Sahara è arrivata ad H-FARM, era in ritardo di un mese. Valigia in mano, un po’ di nervosismo addosso, e quella sensazione tipica di chi si sta tuffando in qualcosa di completamente nuovo. Eppure, è proprio in quel momento che ha trovato una porta che si è aperta e qualcuno dall’altra parte pronto ad accoglierla con un sorriso e un abbraccio. È lì che, come racconta lei stessa, ha avuto la prima vera sensazione di sentirsi “a casa”.

La vita in boarding ha un ritmo tutto suo, racconta: si vive insieme, si studia insieme, si sbaglia insieme. È un’esperienza che ti costringe a essere autentico, perché non c’è spazio per maschere quando condividi ogni giorno con le stesse persone. Sahara lo ha capito presto. Ha trovato una rete di supporto fatta di coetanei, educatori e amici che sono diventati famiglia. In quei corridoi ha imparato a essere sé stessa, a farsi conoscere, ad accettare e lasciarsi accettare.

Uno dei momenti più significativi del suo percorso è nato da un progetto di letteratura. Con H Radio, Sahara ha avuto l’opportunità di intervistare persone da tutto il mondo—Colombia, Irlanda, e tanti altri paesi—per parlare di nostalgia, cultura e appartenenza. È stato un viaggio tra voci, emozioni e prospettive che le ha insegnato quanto siano universali certi sentimenti, anche quando vengono vissuti in modi completamente diversi. Un esercizio di empatia e ascolto che le ha aperto nuove finestre sul mondo.

 

Ma il cuore della sua storia batte anche fuori dalle aule, su un campo da calcio. Un giorno, quasi per caso, ha incrociato degli allenatori che lavoravano con i più piccoli e ha scoperto che facevano parte del Venezia FC. Da lì è partita una semplice domanda, un contatto, un’email. E così, Sahara è diventata allenatrice delle pulcine femminili, entrando ufficialmente a far parte della squadra.

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All’inizio non è stato facile: si è ritrovata in un ambiente totalmente italiano, e nonostante parlasse la lingua, sentiva di non potersi esprimere con la stessa sicurezza degli altri. Doveva decifrare, interpretare, fidarsi del proprio intuito. Ma ha imparato. Ha chiesto aiuto quando serviva, ha ascoltato, ha osservato. E alla fine ha trovato la sua voce.

Quell’esperienza l’ha trasformata. Le ha insegnato a gestire la pressione, a comunicare in modo professionale, a lavorare in squadra. Ma soprattutto le ha lasciato qualcosa di umano, di profondo: il legame con le sue ragazze, con quelle piccole calciatrici che la guardavano come un punto di riferimento. Allenarle non era solo trasmettere tecnica; era costruire fiducia, motivare, accompagnare. Era vedere nei loro occhi la gioia del gioco e sentire che, in qualche modo, stava facendo la differenza.

Durante questo percorso, Sahara ha anche imparato a confrontarsi con sé stessa. Ha capito che crescere non significa solo acquisire competenze, ma imparare ad affrontare l’incertezza, la stanchezza, la paura di non essere all’altezza. E ogni volta che sentiva il peso della responsabilità o del dubbio, c’erano i boarding parents, gli insegnanti, gli amici: una comunità che le ha fatto da rete, da specchio, da spinta in avanti.

Ora che il suo percorso ad H-FARM si è concluso, Sahara si prepara a un nuovo inizio: studierà diritto europeo e internazionale all’Aia. È felice, ma c’è anche una punta di malinconia. Le mancheranno le routine più semplici—le chiacchiere a cena, i caffè a More, le serate improvvisate tra risate e carte. Le mancherà quella facilità con cui si bussava a una porta sapendo di trovare qualcuno pronto ad ascoltare.

Se dovesse descrivere questi quattro anni con una sola parola, sarebbe “crescita”. Perché H-FARM non è stata solo scuola, è stata formazione emotiva, professionale e umana. Un luogo dove ha imparato a credere in sé stessa, a sbagliare senza vergogna, a rialzarsi più forte. E dove ogni sfida—dal primo giorno in ritardo al campo da calcio con il Venezia FC—l’ha resa la persona che è oggi.

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