Gioia sì. E da questa consapevolezza — maturata attraverso un’esperienza personale tutt’altro che semplice — è nato il suo progetto scolastico, che ha saputo trasformare un disagio fisico in un’idea concreta e utile per molti.
Gioia frequenta l’MYP 5 all’H-Farm, e quattro anni fa le è stata diagnosticata una scoliosi lombare di 4 gradi. Una curva apparentemente lieve, ma sufficiente a condizionare la sua postura e causarle fastidi quotidiani, in particolare durante le ore passate seduta a scuola. “Mi capita spesso di notare la mia postura riflessa nelle vetrine,” racconta, “e ogni volta provo disagio. Anche se provo a correggermi, dopo poco inizio a sentire dolore.”
Da questo malessere è nata l’idea del suo Personal Project: progettare una sedia ergonomica inginocchiata, pensata per promuovere una seduta più attiva e sostenere correttamente la schiena, specialmente durante momenti prolungati di studio o lavoro.
“La cosa più gratificante,” racconta con entusiasmo, “è stato vedere la sedia prendere forma, stampata in 3D, dopo averla progettata con Shapr3D, un software che utilizzo da un anno nelle mie lezioni di product design.”
La sedia di Gioia non è solo un oggetto funzionale: è il risultato di un percorso personale, di un bisogno reale, e di un sogno che guarda al futuro.

Gioia, MYP Student
“Mi piacerebbe lavorare nel mondo del design, magari come product o interior designer. Questo progetto mi ha dato un assaggio concreto di cosa significhi ideare e realizzare qualcosa da zero.”
E non ha intenzione di fermarsi qui. Gioia immagina già varianti della sua sedia ergonomica, magari modelli pensati per diversi ambienti, esigenze e fasce d’età. Perché il benessere parte anche dalle piccole cose, come una sedia che ci aiuta a sedere meglio — e a vivere meglio.