In un mondo che affronta crisi ambientali sempre più gravi, è facile sentirsi impotenti. Ma non tutti si arrendono. Alcuni, come Zara, decidono di agire. Studentessa di MYP 5 all’H-Farm, Zara ha scelto di dedicare il suo Personal Project a un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria: le alghe.
Il libro non si limita a “dire” ai bambini di spegnere i dispositivi. Issachar ha voluto proporre un’alternativa, raccontando una storia coinvolgente che stimola la riflessione e guida i giovani lettori a fare scelte consapevoli. Protagonista del racconto è un bambino come tanti, attratto dagli schermi ma curioso del mondo intorno a sé, che scopre, pagina dopo pagina, il valore della lettura, del gioco all’aperto e del tempo condiviso con gli amici e la famiglia.
Il suo progetto si chiama Super Seaweed e nasce da una passione autentica, nutrita nel tempo e trasformata in una vera piattaforma creativa. “Le alghe possono risolvere molte delle crisi che affrontiamo oggi,” spiega Zara. “Dalla plastica alla nutrizione, fino allo spreco nella moda.” Ma non si ferma qui: parla con consapevolezza di carbon capture, fibre tessili rinnovabili, alternative biodegradabili alla plastica, fertilizzanti naturali e cibo sostenibile.
Dove molti vedono solo un alimento di nicchia, lei vede una soluzione sostenibile, concreta, e sorprendentemente versatile.
Con Super Seaweed infatti, Zara ha voluto abbattere i pregiudizi verso questo ingrediente ancora molto forti in Occidente, che spesso vede ancora le alghe solo come un fastidio marino, e per farlo, ha deciso di creare una piattaforma che sia un vero e proprio hub di divulgazione, un laboratorio di idee, e allo stesso tempo un manifesto per la sostenibilità.
Il progetto si è articolato in tre componenti principali, ognuno pensato per esplorare il potenziale delle alghe da un punto di vista diverso ma complementare.
Il primo è stato la realizzazione di tre video-interviste, in cui Zara ha dato voce ad esperti provenienti da diverse aree del settore. Le conversazioni, da lei stessa editate, offrono uno sguardo autentico sulle applicazioni concrete delle alghe e sulle prospettive di sviluppo future. Il secondo pilastro del progetto è stato invece più gustoso — letteralmente. Parliamo della creazione di tre ricette a base di alghe, due sviluppate in collaborazione con altri chef e una — un sorprendente fudge al cioccolato, lavanda e alga — interamente ideata da lei. Proprio questa, durante l’esposizione finale, è stata offerta in degustazione, dimostrando che sostenibilità e creatività possono anche essere… dolci.

A completare il tutto, Zara ha progettato un logo originale, pensato per dare un’identità visiva forte e coerente al suo sito web, rendendo riconoscibile il messaggio e valorizzando l’estetica del progetto
Durante l’ Exhibition, Zara ha presentato il suo lavoro attraverso uno stand completo in cui immagini, video e assaggi si combinavano per coinvolgere il pubblico in un’esperienza altamente istruttiva. Nelle foto che ci ha mandato la vediamo mettere a punto alcune delle sue ricette innovative mentre, in quelle dell’esposizione, sorride accanto a un progetto che è ormai molto più di un compito scolastico.