Vi siete mai chiesti quale impatto ambientale abbia il vostro paio di jeans preferito?
È da questa domanda apparentemente semplice, ma dalle profonde implicazioni, che è nato il “Sustainable Jeans Challenge”, un’iniziativa che ha visto protagonisti gli studenti di H-FARM International School, invitandoli a riflettere sulle loro scelte di consumo nel mondo della moda e a immaginare un futuro più sostenibile per il settore, con un focus specifico sul denim. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’azienda tessile Berto, ha lanciato ai giovani designer una sfida tanto ambiziosa quanto necessaria: ripensare il futuro della moda sostenibile, esplorando nuove strade creative per la realizzazione di abiti e accessori con il tanto amato, quanto problematico, denim.
Lo sapevi che per realizzare un solo paio servono circa 7.500 litri d’acqua?
Con la stessa quantità, una persona beve per sette anni.
È ormai risaputo che la moda, soprattutto quella fast fashion, sia uno dei grandi colpevoli dell’inquinamento globale. Ma forse non ci rendiamo conto di quanto sia impattante proprio la produzione di jeans.
Il processo di tintura e trattamento del denim, poi, rilasciano sostanze chimiche tossiche nell’ambiente, mentre l’enorme uso di pesticidi per coltivare il cotone mette a rischio ecosistemi e comunità locali. Ecco perché è urgente fare spazio a nuove soluzioni, più rispettose e sostenibili.
In questo, Berto si è rivelata un’ ottima alleata. Azienda italiana storica, specializzata nella produzione di tessuti, è impegnata da tempo per ridurre l’impatto ambientale dei suoi processi produttivi.
Dopo una presentazione approfondita da parte dell’impresa per istruire gli studenti riguardo le problematiche cruciali del settore e la complessità della produzione dei capi, aiutati da schizzi, disegni tecnici e moodboard, gli studenti si sono finalmente immersi nell’ideazione di proposte creative e sostenibili utilizzando il tessuto in denim fornito da Berto.
L’obiettivo: proporre soluzioni per un futuro più responsabile.
Ad esempio, per contrastare i danni causati dal rapido turnover delle collezioni e dal consumo compulsivo di capi “usa e getta”, lo studente vincitore della competizione ha ideato un paio di jeans regolabili in lunghezza e pattern tramite un sistema di cerniere. Questo li rende versatili per ogni stagione, prolungandone così la durata e l’utilizzo nel tempo.
Valentino – MYP4 Student
“Ho apprezzato molto questa competizione perché può fare parte della mia carriera, dato che vorrei diventare designer. Mi ha dato l’opportunità di pensare fuori dagli schemi, specialmente perché sono un uomo e loro volevano creare qualcosa per le donne”.
Il progetto si è rivelato un’importante esperienza formativa, non solo perché ha permesso loro di sviluppare competenze nel disegno e nella progettazione, ma anche perchè li ha resi consapevoli delle conseguenze ambientali della moda tradizionale, facendoli riflettere su soluzioni per un domani più rispettoso dell’ambiente.
Flavio Berto, CEO di Berto Industria Tessile
“Vedere i giovani che hanno attenzione alla sostenibilità per costruire il loro mondo, è una cosa bellissima”.
Questa collaborazione tra H-FARM International School e Berto rappresenta molto più di un semplice progetto scolastico: è un seme piantato nel terreno fertile dell’innovazione, dove educazione e industria si fondono per coltivare il cambiamento.
Ripensare il futuro della moda non è solo una delle opzioni possibili; è l’unica accettabile. Oggi, i nostri giovani designer lo hanno dimostrato. Le loro creazioni, nate dalla fusione di consapevolezza ambientale e creatività, sono la prova che il cambiamento parte dai banchi di scuola, dove le nuove generazioni stanno già tessendo le trame di un domani più sostenibile, un capo alla volta.