Robomed 2025: Tecnologia, Spirito di Squadra e Pasteis de Nata – Il Nostro Viaggio a Lisbona

Robomed 2025: Tecnologia, Spirito di Squadra e Pasteis de Nata – Il Nostro Viaggio a Lisbona

Dal 27 al 30 marzo, dodici studenti della classe PYP5 di H-Farm hanno preso parte a un viaggio educativo a Lisbona per partecipare a Robomed 2025, una competizione internazionale di robotica ospitata presso la CAISL (Carlucci American International School of Lisbon). I l loro insegnanti: Owen McComasky, Christopher Camacho e Flika Carvalho, hanno accompagnato i nostri giovani innovatori in un’esperienza che ha saputo coniugare apprendimento autentico, spirito di squadra e scoperta culturale.

Una missione (robotica) speciale

Fin dal primo giorno, l’entusiasmo era palpabile: valigie rigide piene di robot avvolti nel pluriball, cavi, sensori e iPad pronti all’uso. Il cuore del progetto? Costruire, testare e ottimizzare robot autonomi, affrontando sfide complesse che richiedevano pensiero critico, spirito di iniziativa e una solida applicazione di concetti matematici e scientifici.

Durante il programma Robomed, i ragazzi hanno sperimentato in prima persona il potere del learning by doing. Hanno programmato i propri robot, ne hanno analizzato i movimenti, fatto revisioni e debugging sotto pressione, e affrontato sfide ispirate a scenari reali legati alla medicina e al supporto in ambito sanitario. Ogni errore si è trasformato in un’opportunità per riflettere, collaborare e migliorare.

Non solo tecnologia

Ma questo viaggio non è stato solo una maratona di circuiti e codici. C’è stato tempo per esplorare Lisbona, assaggiare i famosi pasteis de nata, giocare in spiaggia a Estoril, e socializzare con studenti di altre scuole internazionali durante la cena di gala finale. Uno dei momenti più significativi è stato vedere i nostri studenti incoraggiarsi a vicenda, condividere strategie e mostrare una maturità sorprendente nel gestire imprevisti tecnici, come robot ribelli o sensori poco collaborativi.

Cosa portiamo a casa

Tornati a casa, non portiamo solo valigie (più pesanti di souvenir e ricordi), ma anche nuove competenze: comunicazione efficace, resilienza di fronte alle sfide, e un’autentica passione per la scienza e la tecnologia. I nostri studenti hanno incarnato il profilo del Thinker IB: analitici, riflessivi e sempre pronti a cercare soluzioni creative.

Questo viaggio ha consolidato ciò che intendiamo quando diciamo future ready: non si tratta solo di conoscere la tecnologia, ma di saperla usare per risolvere problemi complessi, lavorando con empatia e consapevolezza in un contesto globale.

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